Rispetto al passato, i dipendenti cambiano più sovente posto di lavoro, hanno più impieghi contemporaneamente. Questa maggiore flessibilità comporta un carico amministrativo notevole per i datori di lavoro e per le assicurazioni.
Si dovrebbe dare la possibilità al dipendente di assicurarsi individualmente per le necessità del lavoro, e permettere al datore di lavoro di versare la propria quota di contributi all’assicurazione del dipendente. Le assicurazioni dovrebbero potere offrire polizze personalizzate, adatte alle esigenze delle persone, che integrino già contributi AVS/AI e il secondo pilastro; si migliorerebbe anche la pianificazione personale. Il datore di lavoro, riceverebbe unicamente delle fatture per la sua parte di premi. Se il dipendente cambia posto di lavoro non ci sarebbero annunci di partenza e di assunzioni da fare. Il secondo pilastro non dovrebbe essere spostato continuamente. Questo sistema ridurrebbe notevolmente il carico amministrativo. Inciterebbe i datori di lavoro, specialmente i privati, le ditte individuali e le piccole imprese, ad assumere personale e a mettersi in regola se non lo sono.
I dipendenti (specialmente donne), che lavorando in più posti non raggiungono i minimi contributivi e si trovano senza pensione, sarebbero coperti integralmente.
Sarebbe inoltre una facilitazione notevole per le persone invalide e chi ha avuto malattie, o chi cerca un’occupazione parziale. Attualmente, le compagnie assicurative, per contenere i premi, offrono polizze assicurative con sistemi di bonus/malus e con periodi di attesa prolungati. I datori di lavoro, per evitare eventi assicurativi penalizzanti per loro stessi e per i dipendenti, sono diventati molto selettivi verso persone invalide o con trascorsi di malattie.
Con delle assicurazioni personali, i dipendenti potrebbero essere assunti, anche in prova, o per un periodo limitato, senza alcun rischio e oneri amministrativi. Anche la gestione dei sussidi per ridurre gli oneri sociali sarebbe più semplice.
Ci potrebbero essere anche dei notevoli risparmi sui costi assicurativi, sia per i minori oneri amministrativi, ma anche perché si potrebbero creare dinamiche più concorrenziali. I privati e le piccole imprese non possono che adeguarsi alle condizioni delle assicurazioni. Il sindacato potrebbe offrire assicurazioni personalizzate ai propri associati, spuntando grazie alla propria dimensione, condizioni assicurative più interessanti. Diversi sindacati fungono già da cassa di compensazione AVS, e hanno ruoli importanti nella ricollocazione del personale. La possibilità di fornire assicurazioni individualizzate, permetterebbe ai sindacati di diventare molto più attrattivi, perché in grado d’offrire agli associati un’ampia paletta di servizi.