Durante la Prima guerra mondiale il carbone cominciò a scarseggiare con conseguente notevole aumento di prezzo. Dopo decenni di discussioni, questo portò nel 1916, le FFS a decidere di elettrificare la linea del Gottardo. Non essendoci alcuna infrastruttura, bisognava costruire dighe, centrali, rete di distribuzione e locomotive. Nel 1920 entrò in funzione la centrale del Ritom e, fra Erstfeld e Biasca, cominciarono a circolare i primi convogli trainati da locomotive elettriche, riducendo i tempi di collegamento e agevolando le trasferte. Nel 1924 la linea da Basilea a Chiasso divenne completamente elettrificata. Nel 1936 il 70% delle linee ferroviarie svizzere funzionavano con energia elettrica locale. Durante la Seconda guerra mondiale, le FFS erano diventale il simbolo di una Svizzera lungimirante, efficiente e indipendente.
La storia sembra ripetersi. Infatti, da decenni sono disponibili delle nuove tecnologie che consentono di sostituire le energie fossili importate con energie rinnovabili locali. Il compito appare anche meno impegnativo di quello di un secolo fa, ma come allora è stata necessaria una guerra per smuovere le coscienze, o perlomeno così sembrerebbe.