Il 14 marzo 2016 avevo presentato ricorso contro l’esito della votazione sul Gottardo. Il 22 marzo 2016, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso trattandosi di una questione federale. Ho comunque rinunciato a presentare ricorso al Tribunale federale, per cui il voto, salvo che vi siano ricorsi di altre persone, dovrebbe essere cresciuto in giudicato.
Il ricorso lamentava fra l'altro che ai Ticinesi non era stata data un’importante informazione in italiano. Il Consiglio di Stato a questo riguardo ha indicato che trattandosi di documenti tecnici non era importante che fossero messi a disposizione in italiano.
“che inoltre, riguardo alla documentazione citata dal ricorrente e redatta in lingua tedesca, va unicamente osservato che trattasi di rapporti tecnici che non sarebbero comunque stati letti da una parte rilevante degli elettori ticinesi, nemmeno qualora fossero stati redatti in lingua italiana. Rapporti che, per loro natura, risultano essere di difficile comprensione per le persone senza formazioni tecniche specifiche e che pertanto, indipendentemente dalla lingua in cui sono stati redatti, non hanno pregiudicato il diritto dei cittadini della Svizzera italiana di potere disporre di informazioni essenziali in italiano;”
Il Consiglio di Stato conferma la prassi del Consiglio federale e la decisione del Tribunale federale, secondo cui le autorità federali possono mettere a disposizione dei documenti solo in tedesco. Dal punto di vista giuridico significa che i cittadini ticinesi, anche in Ticino, non possono opporsi al fatto che non abbiano possibilità di ricevere i documenti nella lingua ufficiale. Solo quelli che interessano veramente a tutta la popolazione devono essere tradotti. Laddove vi è una cerchia di interessati non così ampia, le autorità federali possono usare il tedesco ed è quindi il tedesco la lingua ufficiale anche in Ticino.
Nella decisione del 16 febbraio 2016, il Tribunale federale aveva già indicato che la mancanza dell’italiano non pregiudicava la possibilità per i Ticinesi, in una votazione che li riguardava direttamente, di essere informati. Il Consiglio di Stato si è allineato alla posizione del Consiglio federale e del Tribunale federale.
Con questo agire si avalla ovviamente anche la prassi dell’Amministrazione federale di usare il tedesco anche per capitolati, concorsi di personale e per tutta una serie di documenti tecnici e giuridici. In questo modo si legalizza il fatto che ai Ticinesi che non conoscono il tedesco siano precluse diverse possibilità. Dal momento che anche il Consiglio di Stato ha ritenuto giuridicamente corretto che i Ticinesi siano considerati cittadini di seconda categoria è caduta anche la remota possibilità che il Tribunale federale potesse approfondire e riconsiderare la situazione.
Indirettamente, la decisione del Consiglio di Stato conferma che, se si fossero applicati i principi di uno Stato di diritto, e se si fosse garantito il diritto ai cittadini ticinesi e romandi di avere le informazioni importanti nella lingua ufficiale, la votazione sul Gottardo si sarebbe dovuta annullare.