La Svizzera ha deciso di pagare di tasca propria Fr. 230 milioni per i lavori di adattamento a 4 metri dei profili ferroviari sulla parte italiana. Tenuto conto della situazione, credo sia un agire molto ragionevole:
- A molti che hanno costruito una casa nuova sarà capitato di doversi mettere d’accordo con il proprio vicino per realizzare accessi e opere comuni. Non sempre però il vicino è interessato o è nella situazione adatta a contribuire agli interventi. Capita sovente che chi ha avviato il cantiere si prenda a carico completamente i lavori. In questo modo si evitano discussioni e il committente riesce a valorizza al meglio il proprio investimento.
- La Svizzera ha investito Fr. 25 miliardi per Alptransit e senza l’adattamento dei profili ferroviari in territorio italiano l’ingente investimento fatto dalla Svizzera perderebbe valore. Il non potere usare appieno la capacità di Alptransit comporterebbe una perdita economica di gran lunga superiore agli investimenti fatti in Italia.
Tutti sanno quale è la situazione finanziaria in cui si trova l’Italia. È ora che in Ticino ci si confronti seriamente con questa realtà e la si smetta con le inutili discussioni e gli scaricabarile. Il Ticino deve al più presto mettere a disposizioni i fondi necessari per fare riprendere i lavori della Stabio-Arcisate e delle altre opere per la mobilità da realizzare sul territorio italiano :
- La messa in servizio della nuova linea e di certe opera interessa e porta molto più vantaggi alla Svizzera che non alla controparte italiana.
- Senza il completamento della linea in territorio italiano, l’investimento fatto dal Ticino per la costruzione della linea Mendrisio Stabio non serve e non rende.
- La messa in servizio della linea Mendrisio-Varese-Malpensa e delle altre infrastrutture italiano valorizzerebbe di molto l’offerta ferroviaria e produrrebbe interessanti entrate per le ferrovie.
- La mobilità migliorerebbe. Molti frontalieri potrebbero fare capo alla nuova offerta e ridurre l’intasamento sulle strade svizzere.
- Il costo per la riattivazione dei lavori non dovrebbe essere ingente, specialmente se si considerano gli investimenti già fatti e i vantaggi derivanti.
Dipende ovviamente molto dagli importi in gioco, è comunque pensabile che con il previo consenso del Consiglio federale e dei Comuni italiani interessati, il Ticino proceda con una trattenuta dei ristorni dei frontalieri. L’accordo del 1974 fra Italia e Svizzera indica le finalità dei ristorni e lascia un certo spazio di manovra per indurre le parti a trovare in tempi brevi una soluzione politica.
Aggiornamento: Nel frattempo, dopo la pubblicazione di questo scritto, si è saputo che il contratto d'appalto per la realizzazione della tratta italiana è stato disdetto e che verrà fatto un nuovo bando d'asta. La Stabio-Arcisate rimmarrà incompiuto per diversi anni.