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Candidatura alle elezioni per il Consiglio degli Stati

Domenico Zucchetti, lic.iur., imprenditore informatico, 50 anni, di Massagno, si presenterà come candidato alle elezioni federali del 23 ottobre 2011 per il Consiglio degli Stati.

I motivi della candidatura

Il dibattito politico fra partiti si concentra, specialmente in vista delle elezioni, su temi che possono essere comunicati facilmente all’elettorato. Un’elezione incentrata sulle persone, come quella con il sistema maggioritario, offre invece ai candidati che lo desiderano, la possibilità di affrontare anche temi più complessi e in modo più articolato. L’elezione al Consiglio degli Stati è una vetrina interessante per attirare l’attenzione su idee e soluzioni che normalmente non troverebbero spazio nel dibattito politico. La candidatura di Domenico Zucchetti alle elezioni al Consiglio degli Stati è un passo rilevante, che è stato preso dopo un’attenta riflessione e dopo avere ricevuto molteplici conferme che le soluzioni proposte sono meritevoli e stanno a cuore a tante persone. L’obiettivo è fare conoscere i temi, non si vuole creare un nuovo partito.

Perché vicinanza?

La lista sarà denominata “Vicinanza”. La vicinanza è un insieme di valori (identità territoriale, aiuto reciproco, Stato attento ai bisogni delle persone, attaccamento alla natura, ecc.) che è molto presente nella società ticinese e che in Ticino ha una lunga tradizione anche istituzionale (prima del 1800 i patriziati si chiamavano vicinanze). L’attuale mondo tende alla lontananza: globalizzazione, delocalizzazione, migrazioni, centralizzazione, Stati multi-nazionali, G8, G20, aggregazioni, consumi di massa, separazione, divorzi, case per anziani. Gli approcci usati per contrastare questi fenomeni si sono dimostrati insufficienti perché è quasi impossibile combattere qualcosa che si allontana. Serve, prima di tutto, un riequilibrio di forze verso la polarità alternativa della vicinanza. I valori positivi della vicinanza, presenti nella società e nelle tradizioni, hanno bisogno di essere conosciuti, valorizzati e trovare considerazione in ambito politico.

Altri temi e approcci

Altro tema è quello del cambiamento del mondo del lavoro. Non bisogna più pensare che lo sviluppo tecnologico, la flessibilizzazione e l’esclusione di molte persone dal mondo del lavoro siano dei fenomeni passeggeri. Siamo di fronte a cambiamenti strutturali e servono adattamenti e soluzioni concrete.
In Ticino, il dibattito politico sulle questioni di politica federale ha un approccio rivendicativo. Domenico Zucchetti ritiene, in base alla ventennale esperienza lavorativa orientata ai mercati fuori dal Ticino, che il Ticino abbia delle grandi potenzialità e che il ruolo del Ticino, anche dal punto di vista culturale, sia fondamentale per la Svizzera. Il Ticino deve andare a Berna, non solo a chiedere, ma anche a dare. Cioè, a proporre una visione dei problemi e soluzioni concrete, che servano non solo al Ticino, ma a tutta la Svizzera.


Domenico Zucchetti, nel documento “Verso una politica in grado di orientare i cambiamenti” (pubblicato sul sito www.vicinanza.ch), presenta in modo articolato diversi temi e possibili soluzioni.


Qui di seguito sono riassunte alcune proposte:

  • Segretari di zona. Le nuove tecnologie informatiche sono di regola usate per centralizzare e separare le funzioni; possono però servire anche per essere più vicini ai cittadini. Ogni zona (quartiere o paese) dovrebbe avere un funzionario che tenga i contatti direttamente con le persone e che si occupi un po’ di tutto, come fanno i segretari comunali nei comuni piccoli. Il segretario, attrezzato con un computer portatile, dovrebbe anche recarsi al domicilio delle persone ( specialmente invalidi o anziani) per dare spiegazioni e svolgere le pratiche necessarie.
  • Tassazione precompilata. Per preparare la dichiarazione delle tasse si deve raccogliere tutta una serie di informazioni. L’idea è che i dati dei certificati necessari possano, se il contribuente lo desidera, essere spediti a una sua speciale casella elettronica. Sarebbe possibile spedire a casa delle dichiarazioni precompilate, che il contribuente può completare o modificare.
  • Assicurazioni del lavoro individuale. L’assunzione di personale che lavora in modo flessibile comporta importanti oneri amministrativi. Per evitarli, molte imprese o privati, non assumono personale o si affidano a società di lavoro interinale. Dipendenti che cambiano lavoro o hanno più impieghi, dovrebbero potersi assicurare individualmente, e il datore di lavoro versare la propria quota di contributi all’assicurazione del dipendente.
  • Valorizzazione dei lavori comunitari. Impiegare persone al beneficio dell’AI, Assistenza o disoccupazione per lavori di utilità sociale è complicato. Le persone rischiano anche di perdere i benefici. Serve un quadro legislativo unificato e semplificato che permetta di mettere a disposizione della società le risorse lavoro delle persone escluse dal mondo del lavoro.

Breve presentazione del candidato

Domenico Zucchetti (1960) si è diplomato alla scuola di commercio di Bellinzona e in diritto all’Università di San Gallo. È stato attivo a livello dirigenziale nel settore finanziario. Nel 1990 ha fondato la ditta Banana.ch, attiva nel settore dello sviluppo del software, che serve centinaia di migliaia di utenti in Svizzera e in tutto il mondo e che ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. È convinto che le moderne tecnologie aprano prospettive per coniugare le esigenze dell’ambiente con he quelle dell’economia. È stato uno dei co-fondatori di RailValley, associazione per l’innovazione in ambito ferroviario, ed è vicepresidente. È stato co-fondatore e presidente per nove anni della Vask Ticino (Associazione familiari e amici delle persone con disagio psichico). Ha maturato una conoscenza diretta circa le difficoltà delle persone escluse dal mondo del lavoro. Ritiene che le persone che l’economia tende a escludere, debbano essere invece considerate delle risorse di grande valore per la società. Domenico Zucchetti è consigliere comunale per Massagno Ambiente. Dal 2007 al 2010, è stato membro del comitato cantonale dei Verdi del Ticino. È per una politica dinamica, in grado di proporre soluzioni modellate alla realtà in cui viviamo e mirate al mantenimento del territorio e dei valori culturali